Griglia di valutazione rischio incendio
Riportiamo di seguito degli ESEMPI di classificazione del rischio incendio delle attività (gli esempi sono estratti dall’allegato IX del DM 10/03/98 che va integrato con le indicazioni del DPR 151/2011)
Attività classificate con rischio incendio elevato:
- industrie e depositi di caratteristiche superiori a quelle indicate di seguito;
- fabbriche e depositi di esplosivi;
- centrali termoelettriche;
- impianti di estrazione di oli minerali e gas combustibili;
- impianti e laboratori nucleari;
- depositi al chiuso di materiali combustibili aventi superficie superiore a 20.000 m2;
- attività commerciali ed espositive con superficie aperta al pubblico superiore a 10.000 m2;
- scali aeroportuali, stazioni ferroviarie con superficie, al chiuso, aperta al pubblico, superiore a 5000 mq(29) e metropolitane;
- alberghi con oltre 200 posti letto;
- ospedali, case di cura e case di ricovero per anziani;
- scuole di ogni ordine e grado con oltre 1000 persone presenti;
- uffici con oltre 1000 dipendenti;
- cantieri temporanei o mobili in sotterraneo per la costruzione, manutenzione e riparazione di gallerie, caverne, pozzi ed opere simili di lunghezza superiore a 50 m;
- cantieri temporanei o mobili ove si impiegano esplosivi.
Attività classificate a rischio incendio medio sono quelle riportate nel DPR 151/2011 (che potrete http://www.vigilfuoco.it/aspx/Attivita_SoggetteElenco.aspx) che non siano classificate a rischio incendio elevato (individuate con la lettera C).
Rientrano, invece, nella categoria di attività a rischio incendio basso quelle non classificabili a medio ed elevato rischio e dove, in generale, sono presenti sostanze scarsamente infiammabili, dove le condizioni di esercizio offrono scarsa possibilità di sviluppo di focolai e ove non sussistono probabilità di propagazione delle fiamme