I GIOVANI E IL LAVORO DIGITALE

“È un dato di fatto che la digitalizzazione sia un fenomeno pervasivo. Entra nella nostra quotidianità, nel mondo del lavoro e nello sviluppo delle attività imprenditoriali. Abbiamo cercato, con l’iniziativa de “Il lavoro che cambia“, di mettere intorno al tavolo del confronto tutte le componenti della società, in modo da condividere le esperienze e aumentare il livello di consapevolezza su questa veloce trasformazione che è in atto”.
Questo il contributo sostanziale del Ministro Poletti durante il convegno organizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a Roma lo scorso 28 Febbraio 2018. Titolo del convegno: Giovani e lavoro digitale: un bilancio dei progetti avviati e un’illustrazione degli sviluppi futuri. Le persone in cerca di lavoro spesso non sono in grado di rispondere ai requisiti e alle competenze tecnologiche e digitali richieste dalle aziende. E’ stato evidenziato come sia importante rimettere al centro gli investimenti nel capitale umano, rafforzando le competenze digitali e realizzando soprattutto iniziative che aiutino i giovani al cambiamento del mondo del lavoro.
Colmare il gap esistente sulle digital skills è una delle sfide principali delle politiche attive del lavoro. Il rifinanziamento di Garanzia Giovani avrà proprio questo obiettivo. Il progetto è quello di creare infatti un luogo d’incontro per giovani, che vogliono realizzare la propria idea di impresa digitale. I giovani avranno l’opportunità di entrare a far parte di una rete di servizi integrati e di supporto allo sviluppo del business, anche attraverso il sostegno di incubatori di impresa. Poletti chiudendo l’intervento al convegno precisa: -“Gli investimenti non sono solo quelli in beni materiali ma anche le risorse destinate alla conoscenza”. A fare eco alle parole del Ministro Poletti, è intervenuto il Presidente dell’ANPAL, Maurizio Ferruccio Del Conte che ha inoltre ricordato l’importanza di coinvolgere non solo i giovani ma tutti i lavoratori nei processi formativi rimettendo in luce nuovamente l’importanza della formazione continua, “La filosofia che deve ispirarci è quella del conoscere, abilitare, attivare”.